La magistratura turca ha aperto un’inchiesta a carico del generale Ilker Basbug, capo di stato maggiore dell’esercito turco fino all’agosto del 2010.
Nei giorni scorsi la 13esima Alta Corte penale di Istanbul ha fatto una mossa finora inedita, chiedendo alla procura di includere l’alto ufficiale in un’inchiesta sul presunto coinvolgimento delle forze armate nell’apertura di siti web con contenuti di propaganda antigovernativa. Il nome di Basbug sarebbe stato fatto da diversi testimoni, che lo avrebbero accusato di aver ordinato la creazione dei siti. Tra gli accusatori, l’ex primo comandante dell’esercito, generale Hasan Igsiz, il generale Mehmet Eroz e il capitano Murat Uslukilic. Secondo l’accusa i siti contro il governo rientrerebbero in un più ampio piano risalente al 2010 e denominato ‘Piano d’azione per la lotta al sistema reazionario’ destinato a screditare il partito al governo (Akp, Partito della Giustizia e dello Sviluppo) di ispirazione islamica. L’esercito è in Turchia l’istituzione garante della laicità dello stato e parte di un blocco di potere riconosciuto dalla stessa costituzione golpista del 1980 come forma di governo indipendente dalle istituzioni politiche frutto di una democrazia rappresentantiva comunque assai limitata.
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