«Il 2012 deve essere l’anno della guarigione», «deve essere un’opportunità. Altrimenti possiamo facilmente scivolare in un momento come quello sperimentato negli anni ’30». Così il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che comunque è «fiduciosa» perchè si può evitare tale scenario.
«Come ha detto Ippocrate molto tempo fa, la guarigione è una questione di tempo, ma in alcuni casi conta anche l’opportunità», ha spiegato. E il 2012 «deve essere la nostra opportunità. Altrimenti possiamo scivolare in un ‘1930 moment’, un momento in cui la fiducia e la cooperazione svaniscono e i paesi si chiudono al loro interno. Un momento che può tradursi in una spirale al ribasso che può inghiottire l’intero mondo».
«Dobbiamo capire tutti – ha aggiunto – che siamo in momento cruciale. Non si tratta di salvare un paese o un’area. Si tratta di salvare il mondo da una spirale al ribasso, evitare un momento come il 1930, in cui la non azione, l’isolamento e la rigida ideologia insieme hanno causato il crollo della domanda globale». «Io resto sempre fiduciosa – ha spiegato il direttore generale del Fmi – Ritengo che possiamo evitare questo scenario. E lo dico per una ragione semplice: sappiamo cosa va fatto. Questo è il mio messaggio: anche se le prospettive economiche restano profondamente preoccupanti, c’è una via d’uscita. Il mondo deve trovare la volontà politica di fare quella che sa di dover fare».
Lagarde ha concluso citando Goethe: «Sapere non è abbastanza, dobbiamo applicare. La volontà non è abbastanza, dobbiamo fare».
Una domanda a miss Lagarde: “sapete cosa va fatto”; è quello che ci state facendo?
Allora siete decisamente sulla strada degli anni ’30. Con un pizzico di follia in più: voi sapete quel che può accadere, negli anni 30 non lo sapevano ancora…
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