Un referendum contro il governo di Pristina, contro l’Unione europea e contro lo stesso governo di Belgrado che lo aveva sconsigliato. I serbi del Kosovo hanno iniziato stamani a votare per il referendum che propone il rifiuto di riconoscere le autorità kosovare, consultazione che si prolungherà oggi e domani. Il referendum, che intende anche denunciare le concessioni fatte da Belgrado a Pristina sotto la pressione dell’Unione Europea, si tiene nelle quattro maggiori municipalità serbe del nord del Kosovo: oggi e domani a Zvecan, Zubin Potok e nel settore serbo di Kosovska Mitrovica, nella sola giornata di domani a Leposavic. Sono state stampate 35 mila schede sulle quali si potrà rispondere con un sì o un no alla domanda : “Accettate le istituzioni della cosidetta Repubblica del Kosovo installata a Pristina?”. La risposta al quesito appare scontata . Gli 82 seggi nei quali si può votare sono stati aperti alle 07:00 e chiuderanno alle 19:00. Il presidente serbo, Boris Tadic, e le altre autorità di Belgrado hanno più volte chiesto ai serbi sopravvissuti alla pulizia etnica in Kosovo di rinunciare alla consultazione, definita inutile, controproducente e dannosa per gli interessi della Serbia, impegnata a migliorare l’atmosfera generale e ad allentare le tensioni in vista della decisione che ai primi marzo il Consiglio Europeo prenderà sulla concessione o meno a Belgrado dello status di Paese candidato alla Ue
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