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Grecia: destra in recupero, neonazisti in aumento

Un nuovo sondaggio d’opinione condotto dalla Vprc per conto del settimanale Epikaira – il primo dopo l’elezione di Evanghelos Venizelos alla guida del Pasok, il partito socialista greco – conferma la fine del bipartitismo in Grecia e il primato di Nea Dimocratia (centro destra) con però solo il 22,5% delle preferenze potenziali degli elettori. Seguono il Pasok e il Partito Comunista (Kke) entrambi con il 12,5%, e la coalizione della sinistra radicale Syriza  con il 12%. Il partito di centrosinistra Sinistra Democratica ottiene l’11,5% delle potenziali preferenze mentre a sorpresa si afferma Anexartiti Hellines (Greci indipendenti), il nuovo partito di centrodestra formato dai parlamentari di Nea Dimocratia espulsi dal partito per aver votato no al memorandum imposto dalla Troika: la nuova formazione otterrebbe addirittura l’11% dei consensi. Più a destra i populisti ortodossi del Laos calerebbero al 3%, mentre il gruppo di estrema destra neonazista e squadrista Crisi Avgi (Alba d’Oro) sale ad un 3,5% che gli permetterebbe di avere suoi deputati in Parlamento. Seguono altri partiti minori al di sotto della soglia di sbarramento del 3%, tra questi gli ecologisti e l’estrema sinistra di Antarsya. Secondo il sondaggio, sette greci su 10 (72%) hanno risposto che andranno a votare nelle elezioni, mentre otto su 10 (79%) hanno detto che con il governo di Lucas Papademos «la Grecia sta andando verso una direzione sbagliata». Nove intervistati su 10 (90%), infine, si sono detti insoddisfatti dal modo con cui il governo affronta i problemi del Paese. 

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