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Bolivia. Le passeggiate armate delle auto diplomatiche Usa

Alle prime ore dell’alba di oggi, la polizia boliviana ha bloccato nella regione amazzonica del Beni un veicolo dell’ambasciata Usa, a bordo del quale sono stati trovati tre fucili, un revolver, 2.350 cartucce nonchè tre radio ricetrasmittenti ed un computer.

Lo hanno reso noto in una conferenza stampa congiunta i ministri della difesa Ruben Saavedra e degli interni Carlos Romero, precisando che sono in corso indagini in merito. «È un’azione che pone a rischio la sicurezza dello Stato», ha sottolineato Romero precisando che la polizia ha fermato il veicolo, con a bordo due boliviani tra cui un poliziotto, dopo una segnalazione dell’intelligence.

Fin dal suo insediamento nel 2006, il presidente Evo Morales ha accusato varie volte gli Usa di «cospirazione», tanto che nel 2008 ha espulso l’allora ambasciatore Philip Goldberg e i membri della agenzia antinarcotici Dea che operavano nel Paese. Washington ha sempre negato e ha espulso a sua volta l’ambasciatore boliviano Gustavo Guzman.

Solo due settimane fa, il capo dello Stato ha minacciato di chiudere l’ambasciata Usa «se continua ad infastire il Paese», pur se poi suoi collaboratori hanno ridimensionato la frase. Dopo l’annuncio dei ministri, la presidente della Camera dei deputati Rebeca Delgado ha avvertito che potrebbe trattarsi di «un’ingerenza negli affari interni per destabilizzare» la Bolivia. Il quotidiano ‘La Razon’ ha anticipato che funzionari Usa hanno fatto sapere che, nelle prossime ore, convocheranno una conferenza stampa «per spiegare nei dettagli l’accaduto».

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