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Filippine. Mobilitazioni di massa contro le manovre militari con gli Usa

Si parla poco del grande movimento antimperialista che si sta sviluppando in questi giorni in varie parti delle Filippine. A Manila all’inizio delle manovre militari denominate “spalla a spalla” lunedì mattina gruppi della “Lega degli Studenti Filippini” e “dell’ Unione nazionale degli Studenti Filippini”, insieme a gruppi militanti chiamati “Figli della nazione” e “Figli dei Lavoratori”hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti all’ambasciata statunitense, bruciato bandiere americane al grido di “via le truppe Usa ora”, e attaccato il simbolo della targa esterna dell’ambasciata.

A Floridablanca nella provincia di Pampanga, a nord di Manila, gruppi nazionalisti hanno manifestato davanti ad una base dell’aviazione filippina, al grido di “no alle manovre con gli Usa”.

Centinaia di dimostranti hanno anche marciato verso uno dei porti coinvolti nelle attuali manovre, il Freeport della ex base aerea americana di Clark, fino a che è dovuto intervenire il personale militare per bloccarli.

E non è un movimento nuovo, anzi è da anni che nelle Filippine si è sviluppato un movimento antimperialista autoctono, sollecitato ulteriormente da episodi di abusi dei marines sulla popolazione, un po’ come in Corea del Sud.

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