La Ppc Quantum Energy SA, una controllata dell’ellenica Public Power Corporation (Ppc), ha annunciato ufficialmente l’avvio dei lavori per la realizzazione di un cavo sottomarino della capacità di 2.000 megawatt che collegherà la Grecia ad Israele passando per l’isola di Cipro. La società ha informato dell’avvio del progetto «Euro-Asia Interconnector» l’Authority ellenica per l’Energia (Rae) e la corrispondente Authority cipriota (Cera).
In una lettera congiunta indirizzata alla Quantum Energy, entrambe le Authority hanno sottolineato che l’attuazione di un progetto cos ambizioso darà un contributo decisivo per garantire la sicurezza di alimentazione elettrica per l’intera regione dell’Europa del Sud-Est e del Mediterraneo orientale. Sia la Rae che la Cera hanno anche proposto un incontro tra l’azienda e le parti interessate per la presentazione formale del progetto. L’accordo per la realizzazione del collegamento sottomarino era stato firmato lo scorso 4 marzo dai rappresentanti dei governi di Atene, Nicosia e Tel Aviv nella città portuale israeliana di Haifa.
Per collegare Cipro all’Europa continentale è prevista anche la posa di altri cavi sottomarini tra l’isola e la Grecia passando per Creta. La lunghezza totale del cavo sarà di 1.000 km, di cui 287 fra Cipro e Israele – cosa che ne farà il più lungo del mondo – e in alcuni punti sarà installato ad una profondità massima di 2.000 metri dalla superficie del mare. Il progetto, che dovrebbe essere completato entro il 2015, costerà complessivamente circa 1,5 miliardi di euro e alla sua realizzazione parteciperanno la controparte israeliana della Ppc e la compagnia cipriota DEH Quantum Energy. I suoi ricavi a lungo termine sono stimati fino a 17 miliardi di euro. Sul fronte degli idrocarburi, di recente sia Israele sia Cipro hanno scoperto enormi giacimenti offshore di gas naturale nel Mediterraneo orientale e hanno in progetto una stretta collaborazione per l’estrazione e la successiva fornitura di gas ai mercati europei e asiatici.
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