Dopo oltre sedici anni di reclusione è tornato oggi in libertà Hagai Amir (44), un estremista di destra che nel novembre 1995 aiutò il fratello Igal Amir a uccidere il premier laburista Yitzhak Rabin.
Di fronte ai cancelli del carcere Ayalon (Ramale) erano ad accoglierlo i genitori e un manipolo di sostenitori, cui si contrapponeva un picchetto di attivisti di sinistra. Hagai Amir ha ostentato un tono di sfida. Ha fatto con le dita il segno ‘V’ e ha detto di essere «fiero» delle proprie azioni. E naturalmente andrà ad abitare in un insediamento della Cisgiordania occupata illegalmente dai coloni.
Il movimento ‘Peace Now’ ha lanciato un appello agli israeliani affinchè mantengano nei confronti della famiglia Amir un isolamento totale.
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