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Messico: migliaia di giovani in piazza contro manipolazione mediatica

Parecchie migliaia di studenti universitari sono scesi in piazza ieri nella capitale Città del Messico per protestare contro lo sfacciato sostegno accordato dai media a Enrique Peña Nieto, il candidato conservatore del Partido Revolucionario Institucional (Pri), in vista del voto presidenziale del 1° luglio. In particolare i manifestanti hanno contestato l’emittente tv più importante del paese, Televisa, esageratamente sbilanciata a favore del candidato di centrodestra per la successione a Felipe Calderón.

“Peña Nieto non sarà presidente!” è stato lo slogan più gettonato tra i giovani che si sono concentrati nei pressi della torre Estela de Luz, un monumento che, inaugurato all’inizio dell’anno con 18 mesi di ritardo sul programma e costato il triplo di quanto previsto, si è trasformato in un simbolo della corruzione, dello spreco del denaro pubblico e dell’inefficenza della burocrazia. Poi sono partiti in corteo ed hanno marciato verso lo Zocalo, la principale piazza di Città del Messico.

I giovani tra i 18 e i 29 anni  iscritti nelle liste elettorali per le presidenziali e legislative di luglio rappresentano il 30% degli aventi diritto al livello nazionale; su un totale di 24 milioni, 14 voteranno per la prima volta. Lo staff di Peña Nieto considera i giovani elettori per lo più vicini al candidato della sinistra, Andrés Manuel López Obrador, ma gli studenti scesi in piazza non hanno fatto campagna esplicita a favore di nessuno.

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