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Turchia: Erdogan vuole proibire l’aborto

Nuovo giro di vite islamista in Turchia, dove il premier Erdogan ha annunciato che il suo esecutivo presenterà presto un disegno di legge per vietare l’interruzione volontaria di gravidanza. Nei giorni scorsi aveva già definito pubblicamente l’aborto un «omicidio», forse per sondare la reazione dell’opinione pubblica. 
In un discorso farneticante, Erdogan ha detto che l’aumento del numero di aborti nel paese sarebbe la conseguenza di un «piano segreto» per frenare la crescita demografica – e quindi economica – del paese. Il governo dell’Akp – Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, di ispirazione islamica e di centrodestra dal punto di vista ideologico – punta a far aumentare la popolazione della Turchia dagli attuali 75 milioni di abitanti fino a 80 entro pochi anni. 

Naturalmente gli attacchi del premier contro l’aborto, consentito da una legge del 1983 fino alla decima settimana di gravidanza, hanno provocato la dura reazione dell’opposizione laica, dei movimenti femministi e di alcuni organi di stampa. Ma Erdogan può contare in Parlamento di un’ampia maggioranza e sarà difficile che le opposizioni riescano a bloccare il provvedimento contro l’interruzione volontaria di gravidanza.

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