In Kosovo e nelle zone a ridosso del confine con la Serbia si registra oggi un notevole aumento della tensione interetnica per le previste celebrazioni da parte dei serbi del 623/mo anniversario della leggendaria battaglia persa contro i turchi il 28 giugno 1389, data che segnò l’inizio della lunga occupazione ottomana durata quasi conque secoli.
Cerimonie commemorative sono in programma in varie enclavi serbe del Kosovo, in particolare al monastero ortodosso di Gracanica e al Memoriale di Gazimestan, nei pressi della capitale kosovara Pristina, che ricorda i caduti serbi di quella battaglia. All’alba di oggi alcuni sconosciuti hanno sparato colpi d’arma da fuoco contro una postazione della polizia serba nel villaggio di Dobrosin, presso Bujanovac, nel sud della Serbia a pochi km dalla frontiera col Kosovo, una regione abitata in maggioranza da popolazione di etnia albanese e dove agiscono gruppi separatisti.
Nell’attacco un poliziotto é rimasto leggermente ferito. Un gruppo di serbi diretti al Memoriale di Gazimestan si é scontrato con la polizia kosovara al valico di frontiera di Merdare dopo esser stato bloccato, e negli incidenti che ne sono scaturiti 13 persone sono rimaste ferite. In un altro episodio un gruppo di serbi stamattina ha lanciato sassi contro la polizia kosovara in corrispondenza del ponte sul fiume Ibar a Kosovska Mitrovica, nel nord del Kosovo. Nessuno ha riportato danni, ma gli agenti hanno fatto uso di spray irritanti per disperdere i serbi, una settantina, rispediti dall’altra parte del confine a bordo di due autobus.
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