L’aereo turco abbattuto dalla Siria il 22 giugno aveva violato lo spazio aereo siriano: è quanto ha stabilito la Russia, che ha esaminato il tragitto del velivolo fino all’abbattimento. Lo riferisce una fonte militare all’agenzia Interfax.
Senza alcun dubbio, secondo il militare, l’aereo ha violato lo spazio aereo siriano, e Mosca può dimostrarlo perchè possiede il suo intero tragitto. «Abbiamo dei dati precisi sulla posizione esatta dell’aereo turco, fino al momento dell’abbattimento da parte della difesa aerea siriana», ha spiegato la fonte.
L’informazione non è stata confermata ufficialmente a Mosca, ma il ministro degli Esteri Lavrov aveva fatto sapere di avere a disposizione i dati di volo che la Russia è disponibile a rendere noti. La fonte militare non ha reso nota la provenienza dei dati.
Se così fosse, dunque, il “pretesto” cercato dalla Turchia e dalla Nato sarebbe stato intenzionalmente cercato dall’aviazione turca. Una sorta di “incidente del Tonchino” 50 anni dopo…
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