Un rapporto redatto da tre esperti nominati dal premier israeliano Benjamin Netanyahu ha raccomandato di legalizzare le colonie ebraiche “selvagge” in Cisgiordania. Il documento sottolinea infatti che le colonie erano state create con l’accordo del governo, tanto che i coloni “potevano supporre che le autorità avevano proceduto in modo legale”; semmai, i vari governi che si sono succeduti hanno agito “con totale malafede, affermando da un lato che le colonie erano state create illegalmente e dall’altro incoraggiandone la costruzione”.
Infine, il rapporto ritiene che i coloni ebraici abbiano il diritto “di stabilirsi dappertutto in Cisgiordania specie nei settori rimasti sotto il controllo di Israele in virtù dei trattati firmati con l’Autorità Nazionale palestinese”, e nega che lo Stato ebraico sia “una potenza militare occupante”.
Ma secondo gli analisti israeliani il governo non potrà adottare le raccomandazioni espresse dal rapporto perché questo non tiene conto di numerose sentenze della Corte suprema di Tel Aviv, la sola in grado di determinare lo status giuridico della Cisgiordania.
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