E’ salito a 107 morti e 268 feriti il bilancio di questa nuova giornata di sangue in Iraq, la più violenta degli ultimi due anni. Nel secondo giorno di Ramadan per gli iracheni, una lunga serie di esplosioni, circa 26, hanno colpito diverse province del paese prendendo di mira in particolare le forze di sicurezza ma anche obiettivi civili, in particolare della minoranza sciita.
Il numero maggiore di attentati si registra a Kirkuk, nel nord del paese, ma autobomba o ordigni piazzati sul terreno sono esplosi anche a Taji, a Baghdad, nella provincia di Dyala, di Wasat, di Ninive e Salahuddin. Il centro di Kirkuk é stato colpito da cinque autobomba. Nel mirino anche il mercato di Diwaniya, dove é esploso un ordigno, mentre una base militare della provincia di Salahuddin é stata colpita da un fitto lancio di colpi di mortaio. Anche dietro questa lunga serie di attacchi, come già avvenuto in passato, si ritiene che ci sia la mano di al-Qaeda.
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