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Libia. La libertà dell’autobomba

La guerracivile libica prosegue. Due esplosioni sono state registrate a Tripoli, stamattina. Lo rende noto la tv Al Arabiya citando il corrispondente sul posto. L’emittente satellitare ha specificato che ci sono morti e feriti senza però precisarne il numero. Una delle esplosioni – secondo la tv – è avvenuta nei pressi del ministero dell’Interno ed un’altra a Omar El Mokhtar Street.
Poco dopo qualche dettaglio in più. Sono state tre le autobombe esplose  nei pressi del ministero degli Interni e dell’Accademia di polizia femminile a Tripoli. Il primo ordigno è esploso vicino gli uffici del dicastero degli Interni senza causare feriti. Una volta sul posto le forze dell’ordine hanno rinvenuto un altro ordigno non esploso. Qualche minuto dopo altre due autobombe sono esplose vicino al quartier generale dell’Accademia di polizia femminile usato dal ministro della Difesa per “interrogatori” e detenzioni. Le esplosioni hanno ucciso due persone e ferite altrettante.
Sembra dunque abbastanza chiaro che il bersaglio degli attacchi sia il il gruppo di potere attualmente dominante a Tripoli, e non un semplice scontro tribale.

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