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Usa. L’economia dei repubblicani è una barzelletta passatista

«Un’ipotesi di fatto impraticabile» tanto da apparire «più una boutade che una proposta fondata». È l’economista Marcello Messori a bocciare così la proposta del partito repubblicano di tornare al «gold standard», o sistema aureo, in voga negli Usa fino al 1971 e in base al quale la quantità di denaro che circola in un Paese non può superare le riserve di oro presenti nelle sue casse.
Secondo indiscrezioni giornalistiche, ci sarebbe già pronta una «gold commission» per studiare il progetto fortemente voluto dal candidato alla presidenza Mitt Romney.
«Siamo in una fase di recessione economica ma anche qualora si tornasse a una fase di crescita e di scambi internazionali antecedenti la crisi del 2007-2009, il ‘golden standard’ – spiega Messori – è un sistema estremamente rigido in cui la quantità di oro nelle casse di un paese condiziona le decisioni di politica monetaria, che non possono perciò adeguarsi alle differenti situazioni. Quindi se anche ‘a regime’ il funzionamento del golden standard è di fatto irrealizzabile, nella situazione attuale è ancora più irrealistico perchè pone vincoli molto severi alla politica monetaria che in questa fase non sarebbero concepibili».
In sostanza è come se Romney, conclude l’economista, docente a Tor Vergata, indicando il ritorno a «regole così stringenti da rendere impossibile la discrezionalità della politica monetaria» volesse idealmente indicare che «le politiche economiche sono dannose perchè i mercati sono di per se stessi efficienti»: quindi più «una provocazione» da parte del candidato repubblicano alla presidenza, che una proposta realistica.

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