Tutto il piano-Draghi in 14 punti: dall’acquisto dei bond al ruolo dell’Fmi
Articoli di Antonio Larizza e Enrico Marro. Con una videoanalisi di Isabella Bufacchi
di Antonio Larizza
Le borse di tutto il mondo hanno brindato, con Piazza Affari che ha chiuso a +4,3 per cento. Gli spread sono crollati, con il differenziale Btp/Bund che è sceso sotto quota 380. E l’Europa ha ritrovato, almeno per un giorno, la tanto sospirata unità. Celebrata nelle parole dei suoi leader, Angela Merkel compresa.
Le due vittorie di Draghi – Le mosse annunciate ieri dalla Bce guidata da Mario Draghi mettono a segno due vittorie: una finanziaria e una politica. Quest’ultima potrebbe fare la differenza per il futuro dell’eurozona. Il consenso trasversale raggiunto da Draghi è stato “costruito” negli ultimi mesi: risultato senza precedenti nella storia recente dell’integrazione europea. Ieri, il consiglio della Bce ha ribadito l’irreversibilità dell’euro, ha spazzato dal tavolo l’ipotesi di una moneta unica “a due velocità”.
E lo ha fatto all’unanimità: poco importa, infatti, l’eccezione scontata del membro tedesco Jens Weidmann, che ha votato contro il piano Draghi (e in opposizione al suo connazionale, consigliere esecutivo della Bce, il tedesco Joerg Asmussen). Quello che conta, è che la distanza politica tra la Germania e il resto d’Europa è oggi più contenuta.
Quanto durerà questa luna di miele tra stati, governi e mercati? Difficile rispondere. Molto dipenderà dall’efficacia che le misure annunciate da Draghi mostreranno di avere nel placare la speculazioni finanziarie. Per questo è bene comprendere la portata di queste decisioni. Ecco, punto per punto, quello che prevede il nuovo piano di acquisti illimitati di titoli sovrani varato ieri dalla Bce.
1. Acquisti illimitati di bond sovrani – L’Eurotower comprerà, “senza limiti quantitativi fissato ex ante”, i titoli di Stato dei Paesi che richiedono l’assistenza finanziaria dell’Europa, mettendo di fatto in gioco le sue imponenti risorse finanziarie.
2. Impegni formali per le riforme – In cambio, la Bce concorderà con lo Stato richiedente tempi e modalità delle riforme istituzionali necessarie a mettere in sicurezza i conti pubblici sul lungo periodo, sottoscrivendo un “memorandum”, che diventerà un impegno stringente per il paese che beneficerà degli aiuti.
3. Acquisti focalizzati su titoli a breve – La Bce si è detto pronta ad acquisti illimitati sul mercato secondario di bond sovrani con scadenza da 1 a 3 anni dei Paesi che ne faranno richiesta. Draghi ha chiarito che non sono previsti tetti sui rendimenti, smentendo così l’ipotesi circolata nelle ultime settimane.
4. Quanto scatta lo stop agli acquisti – In assenza delle riforme concordate la Bce si riserva di interrompere i suoi acquisti. Una leva che sarà utilizzata per pretendere le riforme da parte degli Stati beneficiari degli aiuti. Questa condizione ha rappresentato una “svolta” nella trattativa, decisiva per ottenere il consenso della cancelliera tedesca Angela Merkel. Il blocco degli acquisti può scattare anche nel caso in cui tagli acquisti non fossero ritenuti più necessari.
5. La Bce deciderà in assoluta indipendenza – Le decisioni su avvio, svolgimento e sospensione degli acquisti saranno prese dal Consiglio Bce in assoluta indipendenza «e nel rispetto del suo mandato di politica monetaria». “se non vi è aderenza con gli aggiustamenti richiesti – ha spiegato Draghi – la Bce terminerà” i suoi interventi, che rimangono discrezionali.
6. Tra i “controllori” anche il Fmi – Nel caso di singoli paesi, inoltre, la Bce cercherà – nel rispetto della sua indipendenza – il coinvolgimento del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), che per bocca del numero uno Christine Lagarde apprezza e si dice “pronto a collaborare”. In particolare, per valutare i piani di riforme la Bce chiederà anche la vigilanza del Fmi, più severo nei suoi giudizi rispetto a Bruxelles, che sarebbe “più che benvenuto” anche come finanziatore. Il contributo dell’Fmi «sarà richiesto per disegnare le condizioni specifiche di partecipazione al programma per singoli Paesi e per il controllo del programma».
7. La Bce agirà all’interno del suo mandato – Si tratta di difendere – spiega sempre Draghi – “l’integrità” dell’euro: è il ragionamento-cardine, che permette alla Bce di far rientrare pienamente l’operazione nel suo mandato. Una scelta senza precedenti che Draghi difende citando l’articolo 18 dello statuto della banca centrale.
8. Uno scudo per l’irreversibilità dell’euro – L’assenza di limiti servirà a fornire “una misura di sicurezza in grado di prevenire scenari potenzialmente distruttivi”. Draghi ha insistito sul punto: “gli acquisti di bond – ha scandito in conferenza stampa – servono a spegnere i timori infondati degli investitori sulla reversibilità dell’euro”.
9. Piena sterilizzazione della liquidità – I tedeschi, e in generale il blocco “nordico”, hanno chiesto e ottenuto la piena sterilizzazione della liquidità che si verrà a creare con gli acquisti di titoli da parte ella Bce. “Condizione necessaria per gli aiuti – ha spiegato Draghi – è una stretta ed effettiva condizionalità” cui dovranno sottoporsi gli Stati beneficiari dopo aver chiesto l’intervento dei fondi di salvataggio Efsf ed Esm.
10. L’Omt è il nuovo programma di acquisto della Bce – Draghi ha spiegato che il nuovo piano di acquisti di bond sostuirà il piano precedente. Il nome tecnico e “Outright monetary transactions” (Omt): sarà il nuovo programma di acquisto di titoli di Stato. Il primo programma, “Securities markets programme” (Smp), varato durante la presidenza Trichet – è stato oggi chiuso e i titoli acquistati, oggi pari a 209 miliardi di euro, resteranno in “pancia” alla Banca centrale fino alla loro scadenza.
11. Il ruolo dei fondi salva stati – I dettagli tecnici dell’Omt riguardano soprattutto le condizioni poste per l’avvio degli acquisti: come specificato dall’Eurotower, la prima pre-condizione è che siano affiancati da simili iniziative sul mercato primario dai fondi salva-Stati decisi dai leader europei, ovvero l’European Financial Stability Facility e il suo successore l’European Stability Mechanism.
12. Quando scattano gli acquisti – Le manovre della Bce partiranno solo dopo che nel Paese beneficiario sarà stato attivato o un piano di aiuti vero e proprio – con un piano di aggiustamenti e riforme – o una sua versione ammorbidita che comunque implichi acquisti calmieranti di bond alle aste di emissione anche da parte dei fondi anti crisi Efsf e Esm.
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13. Quando scatta la copertura per le Omt – Le “Outright monetary transactions” riguaderanno i futuri casi di piani di aggiustamento, o le versioni di piani ammorbiditi: ma potranno riguardare anche i paesi che hanno piani già in corso, posto che ritrovino l’accesso al mercato dei bond.
14. Eliminata la “soglia minima di rating” – La Bce ha deciso di sospendere la “soglia minima di rating” fissata per i titoli forniti come garanzia dai governi dei paesi oggetto di acquisti Omt o di un programma Ue-Fmi. Inoltre, la Bce torna ad accettare come collaterali anche quei titoli in valute diverse dall’euro, ovvero dollari, sterline e yen. La Banca centrale europea ha deciso anche di ampliare le garanzie che le banche possono fornire in cambio di liquidità.
fonte: Sole 24 Ore
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