Nei 12 anni di vita della cosiddetta ‘Convenzione integrale di cooperazione Cuba-Venezuela’ oltre 200.000 venezuelani si sono recati sull’isola per ricevere assistenza medica e più di 53.000 per “infermità croniche difficili da curare come traumi, malformazioni congenite, cancro e diversi tipi di disabilità”: lo ha detto all’emittente statale Vtv il ministro della Sanità di Caracas, Eugenia Sader, elogiando un “programma di solidarietà” grazie al quale “ogni venerdì partono voli della compagnia di bandiera Conviasa con pazienti che vanno a Cuba per curarsi”.
Si tratta di casi che superano “la capacità operativa chirurgica” del Venezuela, ha precisato Sader. “Per questa Convenzione che molti hanno criticato perché non sanno che è frutto di solidarietà con Cuba – ha aggiunto il ministro – il Venezuela non paga neanche un dollaro, l’assistenza è gratuita”.
Grazie agli accordi di cooperazione bilaterale oggi in Venezuela sono tra l’altro presenti oltre 50.000 cubani tra medici, tecnici agricoli, allenatori sportivi ed esperti in altre professioni. I loro servizi sono remunerati da Cuba, che in cambio ottiene quotidianamente 100.000 barili di greggio dal Venezuela.
Fra gli altri programmi di cooperazione in campo medico spicca la ‘Operación Milagro’ che consente di accedere alle cure oftalmiche a pazienti latinoamericani privi di risorse; esistono anche piani per la formazione di migliaia di studenti di medicina di cui possono beneficiare anche cittadini latinoamericani e caraibici di altri paesi.
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