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Sanità pubblica: iniziata la Conferenza Internazionale all’Avana

Con la presenza di ministri provenienti da 15 paesi, 700 delegati stranieri e rappresentanti di 70 aziende, si è aperta ieri al Palacio de Convenciones dell’Avana la prima Conferenza internazionale della pubblica sanità organizzata a Cuba.
Roberto Morales, titolare del dicastero cubano, ha posto l’accento sull’unicità del settore sanitario dell’isola che gode di indicatori simili a quelli dei paesi del Nord del mondo; allo stesso tempo, condivide le stesse sfide almeno per quanto riguarda il progressivo invecchiamento della popolazione, l’aumento dei costi e le limitazioni finanziarie.
L’obiettivo principale dell’Avana – ha detto il ministro – è incrementare l’efficienza di personale e risorse nell’ambito del piano di “modernizzazione” dell’economia nazionale promosso dal governo di Raúl Castro. Cuba punta inoltre a sviluppare maggiormente la produzione della sua industria farmaceutica e di quella biotecnologica e a potenziare la collaborazione internazionale in campo medico; solo nel 2011 Cuba è risultata presente in 65 paesi con oltre 39.000 cooperanti.
Il sistema sanitario nazionale mobilita oggi 497.021 operatori e include una vasta rete di consultori di quartiere, policlinici e 153 ospedali, a cui si uniscono 13 centri di ricerca.
Nuove strategie in materia sanitaria, ricerca, formazione e sviluppo delle risorse umane sono i principali temi di dibattito alla Conferenza che si protrarrà fino al 7 dicembre.

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