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Ebrei USA criticano Israele

Alcune componenti del mondo ebraico statunitense hanno preso pubblicamente posizione contro alcune decisioni politiche israeliane di questi giorni. L’Unione per il giudaismo riformato (Urj), maggiore organizzazione religiosa degli ebrei americani, ha formalmente approvato una risoluzione che condanna la decisione di costruire 3mila nuovi alloggi negli insediamenti coloniali di Tel Aviv a Gerusalemme Est.
E dalla sinagoga di B’nai Jeshurun a Manhattan é arrivato il sostegno al riconoscimento della Palestina come stato osservatore non membro dell’Onu. La risoluzione dell’Urj, riferisce il sito di Haaretz, afferma che l’annuncio dei 3mila nuovi alloggi “rende più difficili i progressi verso la pace e può essere difficilmente riconciliata con l’impegno israeliano verso una soluzione con due stati”. In nome della par condicio, il testo condanna anche come “unilaterale e controproducente” il passo palestinese all’Onu e loda Washington e Ottawa per aver votato contro. Tuttavia invita anche Stati Uniti e Canada a non tagliare i fondi all’Autorità nazionale palestinese.
La sinagoga B’nai Jeshurun, nota per le sue posizioni liberal, é andata piu’ avanti, con una mail di apprezzamento per il riconoscimento palestinese all’Onu, definito “un grande momento per noi come cittadini del mondo”. Il messaggio, scrive il New York Times, ha scioccato alcuni fedeli mentre altri l’hanno definito coraggioso. Anche a White Plains, nello stato di New York, un gruppo di sinagoghe di diverso orientamento, ha inviato una mail di cauto ottimismo sul nuovo status palestinese, scrive il quotidiano.

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