American Express taglierà nel corso del 2013 ben 5.400 posti di lavoro, cioè l’8,5% della sua forza lavoro attuale. Si tratta del maggiore taglio ai costi degli ultimi anni da parte di uno dei gruppi più grandi nel campo delle carte di credito. La divisione più colpita sarà quella “global travel”, i cui servizi verranno dirottati su canali digitali.
La sforbiciata, annunciata a sorpresa, costerà alla società 400 milioni di dollari di liquidazioni dei dipendenti messi alla porta. Ma anche rimborsi alla clientela per 153 milioni.
La mossa arriva mesi dopo l’accordo da 127,5 milioni di dollari (inclusi 85 milioni di rimborsi ai clienti) trovato con il Consumer Financial Protection Bureau, la Federal Reserve e altri regolatori del settore bancario, secondo cui il gruppo aveva commercializzato in modo sbagliato certi prodotti e aveva attuato pratiche illegali.
Gli utili del gruppo sarebbero calati del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, pari a 637 milioni contro l’1,19 miliardi di dollari.
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