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Nuovo studio: i nazisti uccisero dai 15 ai 20 milioni di persone

Potrebbero essere tra 15 e 20 milioni le persone imprigionate e uccise dai nazisti, a fronte di una rete di campi di sterminio e centri di detenzione due volte più ampia di quella presa in considerazione finora. E’ quanto emerge da un nuovo studio condotto dall’Holocaust Memorial Museum di Washington, rilanciato oggi dal quotidiano britannico Independent.
La ricerca sarà pubblicata in sette volumi nei prossimi anni. I ricercatori hanno catalogato tutti i centri di lavori forzati, i ghetti e le strutture di detenzione gestite dal regime di Hitler, insieme ai campi di sterminio, arrivando così a identificare oltre 42.500 siti usati per perseguitare e uccidere. Una cifra che ha scioccato gli studiosi, gli stessi che avevano identificato in precedenza oltre 20.000 centri usati dai nazisti. I ricercatori stimano quindi che siano state tra 15 e 20 milioni le persone che vennero uccise o imprigionate nei centri allestiti dai nazisti o dai governi fantocci nei Paesi occupati, dalla Francia alla Romania. Fino ad oggi le stime dell’Olocausto erano di cinque-sei milioni di ebrei e di altre sei milioni di persone. “I risultati della nostra ricerca sono scioccanti – ha detto all’Independent Geoffrey Megargee, direttore dello studio – abbiamo messo insieme i numeri che nessuno aveva registrato finora, anche quelli riguardanti il sistema dei campi che erano stati studiati finora, e molti di questi non risultavano”. 

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