Momenti di tensione al parlamento turco sulla guerra in Siria, dopo che un deputato dell’ opposizione ha accusato il governo del premier Recep Tayyip Erdogan, schierato con i ribelli sunniti, di mentire nell’ affermare che le autorita’ di Damasco ”massacrano il loro stesso popolo”, innescando una rissa con un parlamentare del partito di maggioranza Akp. Parlando alla tribuna della Grande Assemblea turca il deputato del partito socialdemocratico Chp, Umit Ozgumus, ha denunciato la politica muscolare del governo Erdogan in Siria, affermando fra l’altro che Ankara ha sbagliato prevedendo una rapida caduta di Bashar al Assad.
”Resterà ancora almeno due anni” ha detto. Il deputato ha aggiunto che ”affermare che il regime siriano massacra il proprio popolo é una menzogna, come era falso dire che in Iraq c’erano armi di distruzione di massa”.
Il deputato del partito di Erdogan Mehmet Metiner si e’ lanciato gridando contro l’oratore, che lo ha invitato a ”smettere di abbaiare”, riferisce l’agenzia Anadolu. Metiner ha urlato ”macellaio!” al collega, che ha risposto ”ti ammazzo!”. I due hanno dovuto essere separati dai colleghi. La seduta é stata sospesa per un’ora.
A parte l’elemento folkloristico della rissa in parlamento, è evidente che il consenso per la politica di aperta aggressione del governo turco nei confronti della Siria non è così popolare come Erdogan vorrebbe far credere. Negli ultimi mesi le proteste contro il sostegno dell’Akp ai ribelli sunniti in Siria ha scatenato proteste di massa dei partiti laici e di sinistra. Proteste hanno anche preso di mira, fisicamente, i militari della Nato arrivati nel sud del paese per installare e supervisionare le batterie di missili inviati ad Ankara dai suo partner in funzione anti-Damasco.
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