Un manifestante è rimasto ucciso negli scontri con la polizia che si sono registrati nella notte a Port Said, nell’Egitto settentrionale. Secondo la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti ospedaliere, il giovane è morto a causa di un colpo di arma da fuoco che lo ha raggiunto alla testa.
Si contano inoltre almeno 73 feriti negli scontri che si sono registrati ieri, sesto giorno consecutivo di scontri nella città.
All’origine degli scontri, la decisone delle autorità di trasferire da Port Said 39 detenuti in attesa di giudizio per il massacro presso il locale stadio di calcio durante una partita a febbraio 2012, in cui persero la vita 74 tifosi. La sentenza è attesa per sabato prossimo, mentre già a gennaio altre 21 persone sono state condannate alla pena capitale e il verdetto ha scatenato un’ondata di proteste che ha fatto 40 morti.
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