La Federazione Pancipriota del Lavoro (PEO) esprime la sua profonda preoccupazione per gli sviluppi relativi alle decisioni dell’Eurogruppo e di conseguenza del Memorandum su Cipro.
E ‘ovvio che i nostri “partner” europei in linea con la troika e il FMI stiano cercando di imporre a carico di Cipro un regime neocoloniale e stiano promuovendo il declassamento e il livellamento del tenore di vita del popolo cipriota.
Esprimiamo la nostra forte protesta e contestazione circa il fatto che il governo e il signor Anastasiades abbiano completamente fatto marcia indietro su tutte le assicurazioni e le dichiarazioni che erano state fatte prima delle elezioni, ma anche anche dopo le elezioni, dando l’impressione che ciò che sia realmente avvenuto alla riunione dell’Eurogruppo sia stata l’imposizione di termini e non una vera e propria negoziazione.
La PEO considera inaccettabile il fatto che questo accordo sia stato fatto senza alcun dialogo sociale.
L’impatto dell’accordo sui lavoratori non sarà solo indirettoe a causa della distruzione del sistema finanziario e il declino dell’economia, ma sarà immediato, dato che sia i piccoli depositi e i depositi dei Fondi di Previdenza e Pensioni dei lavoratori saranno sottoposti ad un taglio drastico. Allo stesso tempo, questo apre la strada per le privatizzazioni radicali delle aziende di pubblica utilità.
La PEO rifiuta l’accordo e lo considera inaccettabile, di conseguenza, PEO chiede alla Camera dei Deputati per rifiutarla.
La PEO ritiene che i lavoratori e il popolo cipriota debbano mobilitarsi collettivamente e in modo organizzato dentro la reazione espressa dal popolo e dalla società cipriota contro l’ orrore di questi sviluppi negativi contro gli interessi del popolo.
La PEO cercherà a tal fine procedere a consultazioni e il coordinamento con il resto del movimento sindacale, in modo che la reazione dei lavoratori sia massiccia e unita più che sia possibile.
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