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Usa-Messico. La strage dei migranti sul confine

Nel 2012, il 28 per cento dei migranti dal Messico verso gli Stati Uniti è morto nel tentativo di attraversare il confine illegalmente. In particolare lo scorso anno hanno perso la vita 477 persone, il dato più alto dal 2005, quando morirono in 492.
Lo rivela uno studio condotto dal National Foundation for American Policy, un’organizzazione no profit americana che si occupa di ricerche nel campo dell’immigrazione, del commercio e dell’educazione.
Il dato delle morti nel 2012, ricavato dai rapporti delle pattuglie di confine, è in aumento rispetto al 2011, quando persero la vita in 375 e dimostra che la probabilità che un migrante muoia nel tentativo di attraversare il confine americano illegalmente è oggi otto volte superiore rispetto a 10 anni fa.
Lo studio è stato divulgato in un momento in cui negli Stati Uniti il tema della riforma dell’immigrazione è al centro di un acceso dibattito. “Se il Congresso permettesse l’ingresso legale di un certo numero di lavoratori stranieri – ha affermato l’autore dello studio Stuart Anderson – la tragedia delle morti dei migranti al confine potrebbe ridursi di molto, come potrebbe ridimensionarsi anche il fenomeno dell’immigrazione illegale”.
Dal 1998 sono circa 5.600 le persone morte nel tentativo di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti.

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