Menu

Roma. Sgomberi delle case occupate, ma la resistenza paga

Nel pomeriggio i movimenti per il diritto all’abitare hanno emesso un comunicato sugli sgomberi di questa mattina alle occupazioni di Settecamini (riuscito) e Prenestino (respinto). Qui di seguito il testo del comunicato, più sotto la cronaca delal giornata:

SGOMBERARE NON VI SERVIRA’ A NULLA. CI VEDIAMO LUNEDI’ IN CAMPIDOGLIO

Questa mattina intorno alle 9.30 in località Settecamini sulla via Tiburtina poco oltre il Grande Raccordo Anulare la forza pubblica si è materializzata numerosa per “liberare” i 40 alloggi occupati ieri, nella giornata della riappropriazione lanciata dai movimenti per il diritto all’abitare, da altrettanti nuclei in emergenza abitativa. Lo sgombero terminato intorno alle 11.30, nelle intenzioni della Questura doveva essere solo il primo di una sequela più lunga, che però si è arrestata in via Prenestina davanti la resistenza degli occupanti saliti a centinaia sul tetto dell’albergo a 4 stelle occupato ieri. Quindi una sola occupazione su sette viene colpita dopo la mobilitazione generale di ieri e ora prontamente si sta già pensando come stringerci intorno ai nuclei sgomberati rilanciando con forza la necessità che il loro diritto alla casa venga riaffermato da nuove iniziative di riappropriazione.

I movimenti per il diritto all’abitare riuniti dopo lo sgombero di Settecamini e la resistenza di via Prenestina decidono di rilanciare l’assemblea di lunedì 10 dicembre alle 17 in Campidoglio promossa nella giornata di ieri con la lettera alle e agli abitanti della città. Il tema “riprendiamoci la città” che campeggia su ogni occupazione vuole essere il cuore di questo percorso e parlare con le decine di mobilitazioni che in ogni territorio provano a far prevalere la sovranità dei e delle residenti contro gli interessi della rendita e della speculazione immobiliare. Anche le delibere che stanno per andare in discussione in Campidoglio devono essere oggetto della nostra attenzione e della nostra opposizione. Così come ci aspettiamo che la stessa cosa avvenga in aula consiliare dove si dovranno decidere le sorti urbanistiche di Roma già fortemente compromesse dall’ultimo Prg.

Abbiamo deciso di accettare la proposta di incontro che ci è arrivata dal presidente dell’Acer Batelli. Questo passaggio si terrà lunedì mattina e rappresenta la necessità per questa città che le questioni di ordine sociale, prima fra tutte quella abitativa, non vanno risolte con i manganelli.

Ci aspettiamo ora maggiore attenzione per l’iniziativa presa il 6 dicembre con migliaia di persone in movimento verso processi di riappropriazione della casa, del reddito e della socialità. Noi non abbiamo paura perché siamo consapevoli di affermare diritti primari e le pratiche messe in campo sono semplici ma concrete, opposte a quelle artificiose e autoreferenziali di una casta politica impegnata a difendere rendite di posizione acquisite nel tempo, tra malaffare e clientele. Ribadiamo il nostro diritto alla dignità e alla qualità della vita, a decidere dei nostri territori, a non subire in silenzio trasformazioni urbanistiche basate sul consumo di suolo e sul libero mercato.

Se Roma è un bene comune va difesa interrompendo una deriva edilizia inutile e invasiva, che non aiuta nessuno e aumenta precarietà e disagio sociale. L’assemblea di lunedì 10 dicembre alla quale invitiamo l’intera città deve mettere al centro il riuso del costruito e la ripubblicizzazione dei beni comuni come orizzonte al quale guardare.

Movimenti per il Diritto all’Abitare 

——

la cronaca della mattinata

11.00: L’occupazione a Settecamini è stata sgomberata. Convocata una assemblea con le famiglie occupanti e sgomberate nel quartiere di Tor Sapienza. “Ancora una volta una risposta di ordine pubblico di fronte alla drammatica situazione di migliaia di famiglie senza casa. Si fermino immediatamente gli sgomberi degli immobili occupati ieri dai Movimenti per il diritto all’abitare. Il Campidoglio apra un confronto e dia una reale alternativa abitativa a questi 3000 cittadini e a tutti gli altri, decine di migliaia, che sono senza una casa” afferma in un comunicato Fabio Nobile, segretario romano del PdCI-FdS.  I movimenti per il diritto all’abitare confermano intanto l’appuntamento di lunedi 10 dicembre alle 16.30 in Campidoglio.

10.30: Ci hanno comunicato che la resistenza popolare all’ex Hotel Congress ha pagato, lo sgombero è stato bloccato e la polizia si è ritirata. Gli occupanti sono saliti sui tetti e si sono barricati nell’edificio. Ancora in stallo invece la situazione a Settecamini. Anche in quel caso gli occupanti si sono chiusi all’interno dell’edificio e sono saliti sui tetti. La polizia chiude la strada e minaccia lo sgombero, ma la determinazione a non uscire convince la forza pubblica a fare retromarcia. “Noi da qui non ce ne andiamo!!” gridano gli occupanti.

La gente sui tetti dell’ex Hotel Congress resiste allo sgombero
Foto: Hotel Eurostars Roma Congress, via Prenestina 944. La polizia chiude la strada e minaccia lo sgombero, ma la determinazione a non uscire convince la forza pubblica a fare retromarcia. Noi da qui non ce ne andiamo!! >>il battito non si arresta... segui i Bpm

Ci segnalano che due delle occupazioni effettuate nella straordinaria giornata di lotta di ieri, quella all’ex Hotel Congress (via Prenestina) e quella a Settecamini, questa mattina erano sotto sgombero. Le occupazioni sono organizzate dai Blocchi Precari Metropolitani e dal Coordinamento cittadino di Lotta per la Casa. Si tratta di un ex Hotel a 4 stelle inutilizzato e di un palazzo privato di 40 appartamenti che il Comune ha acquisito da tempo ma tuttora inutilizzato nonostante incomba l’emergenza abitativa nella metropoli romana. Questa mattina è arrivata la polizia prima a Settecamini e poi a via Prenestina ma la gente ha opposto resistenza ed è salita sui tetti.  “Il silenzio della politica e dei media sulla iniziativa avviata ieri, viene riempito dall’intervento della polizia” commenta al telefono Paolo DiVetta dei Blocchi Precari Metropolitani. “Stiamo seguendo la situazione a Settecamini mentre non si segnalano altri sgomberi nelle altre occupazioni”.
Viene confermato l’appuntamento per una assemblea cittadina lunedi pomeriggio in piazza del Campidoglio con tutte le famiglie occupanti e tutti i soggetti investiti dall’emergenza abitativa. “Con la nostra iniziativa lanciamo un appello alla città per impedire che altre case private vengano costruite, che il patrimonio pubblico venga venduto, che la mobilità venga peggiorata e che la qualità della vita si degradi ancora di più, perdendo altro verde e ulteriore terreno agricolo. Invitiamo tutti e tutte ad un’assemblea cittadina sulla piazza del Campidoglio Lunedi 10 Dicembre alle ore 17 verso una mobilitazione permanente che sappia fermare le prossime manovre urbanistiche che il Comune si appresta a varare e che sappia unire e rafforzare le iniziative e le lotte presenti in ogni territorio” scrivono in una lettera aperta alle abitanti e agli abitanti di Roma i movimenti per il diritto all’abitare.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *