La flessione dell’indice Pmi manifatturiero cinese spinge le quotazioni del petrolio in ribasso sui mercati asiatici. Il Brent di Londra torna sotto quota 100 dollari e cede 65 cent a 99,74 dollari al barile. Il light crude di New York perde 61 cent a 88,58 dollari al barile. Come ovvio, quando il rallentamento o la recessione (in Europa si deve parlare in questi termini) diventano evidenti, si prevede anche un minor consumo di energia, quindi il prezzo – come per tutti quelli delle merci temporaneamente presenti “in eccesso” sui mercati – tende a scendere.
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