Un microfono nascosto é stato trovato nell’ambasciata dell’Ecuadora Londra, dove è rifugiato da oltre un anno il ‘patron’ di Wikileaks a cui gli Stati Uniti stanno dando la caccia. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri dell’Ecuador. Ricardo Patino ha già chiesto spiegazioni al Paese coinvolto, ma non ha chiarito oltre con i giornalisti; ha aggiunto però che la cimice, trovata nell’ufficio dell’ambasciatore Ana Alban, é stata rinvenuta nel corso di una ispezione di routine prima della sua visita a Londra il 16 giugno. Patino ha detto di non voler insinuare che la cimice sia collegata alla ‘saga’ scatenata dalle rivelazioni di Edward Snowden, la talpa dell’Nsagate. Ma certo i sospetti sono leciti.
”Wikileaks denuncia l’intercettazione dell’ambasciata dell’Ecuadora Londra”, spiegando che questo ha ”effetti” che ”colpiscono anche i diritti del suo editore, Julian Assange”. E’ quanto si legge sull’account Twitter di Wikileaks dove si rilanciano, riportando i link degli articoli, alcune notizie relative al ritrovamente della cimice negli uffici dell’ambasciatore di Quito a Londra. Sulla pagina Twitter di Wikileaks, Assange ”esprime” anche ”solidarieta’ al presidente della Bolivia, Evo Morales, in relazione ”all’aggressione all’aereo presidenziale”. ”E’ l’allerta anti-Snowden della Nato?”, si chiede Wikileaks che sottolinea come l’atteggiamento degli Stati che hanno impedito l’atterraggio ”saranno ricordate come infami”. Infine Wikileaks ricorda che ”non ci sono mandati di cattura internazionali su Edward Snowden”.
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