Le foto dei due dirigenti dell’opposizione uccisi campeggiavano tra le decine di migliaia di manifestanti scesi in piazza ieri sera alla periferia di Tunisi per chiedere le dimissioni del governo guidato dagli islamisti di Ennahda. I manifestanti in piazza erano almeno 40mila secondo la polizia. “Il popolo vuole la caduta del regime”, gridavano alcuni, “il governo cadrà oggi stesso”, scandivano altri. Molti partecipanti mostravano la bandiera della Tunisia, altri le immagini dei due leader dell’opposizione laica e progressista, Mohamed Brahmi e Chokri Belaid, uccisi a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. La responsabilità, quanto meno morale, dei due assassinii viene addossata al partito islamico al potere, che invece nega ogni accusa. Qualche ora prima della manifestazione, il presidente dell’Assemblea nazionale costituente, Mustapha Ben Jaafar, aveva annunciato la sospensione dei lavori, fino all’avvio dei negoziati per risolvere la crisi politica in cui versa il Paese.
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