Un’esplosione ha provocato il crollo parziale di un palazzo di nove piani e gravissimi danni a numerosi edifici circostanti nel centro di Rosario, la città più popolosa della provincia nord-orientale argentina di Santa Fe. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 12 morti, 62 feriti e ben 15 dispersi.
Secondo la stampa argentina all’origine della violenta deflagrazione, che si è udita nel raggio di diversi chilometri, ci sarebber una fuga di gas al piano terra del palazzo, come ha confermato il sindaco Mónica Fein. Corpi dei pompieri con cani addestrati sono al lavoro per localizzare eventuali superstiti oltre a quelli già estratti vivi dalle macerie. Un addetto alla rete del gas che aveva lavorato alla manutenzione dell’impianto del palazzo è stato arrestato, ha riferito il pm José María Curto. “Il sospetto – ha detto Curto – è che fosse presente sul posto nei momenti precedenti lo scoppio”.
Nel frattempo i candidati dei diversi partiti hanno sospeso la loro campagna elettorale in vista delle primarie simultanee e obbligatorie in programma domenica, propedeutiche alle elezioni legislative di metà mandato per la presidente Cristina Fernández, in calendario il 27 ottobre.
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