Serviranno almeno 10 anni per riportare la disoccupazione della Grecia al di sotto del 20%, che comunque è un livello altissimo. E’ quanto rileva uno studio realizzato dall’agenzia Amna per conto del sindacato del settore privato, Gsee, e riportato ieri dal quotidiano ellenico Kathimerini. Stime alla mano, lo studio ritiene che serviranno addirittura 20 anni o anche più perché il mercato del lavoro ritorni ai livelli pre-crisi (senza lavoro intorno al 10%), dall’attuale 27,6%. Naturalmente sempre che le stime ottimistiche sulla ‘ripresa’ siano confermate, il che non è affatto detto visto che dalla Germania proprio ieri sono stati lanciati nuovi allarmi rispetto a un possibile nuovo buco da oltre 4 miliardi di euro nei conti di Atene. La situazione, nei prossimi anni, potrebbe addirittura peggiorare, e non migliorare.
Intanto va male, malissimo, anche il potere d’acquisto di salari e pensioni, che entro il prossimo anno sarà addirittura dimezzato rispetto a soli 3 anni fa, sotto il peso dei drastici tagli salariali pari a circa 41 miliardi di euro realizzati nell’ultimo triennio in nome del pagamento del debito e dell’austerity.
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