Altro che ripresa. La multinazionale leader a livello mondiale nel settore dell’elettronica e della meccanica, la Siemens, si è detta pronta a tagliare ben 15mila posti di lavoro nel corso del prossimo anno, un terzo dei quali in Germania. Lo ha annunciato – ma solo qualche giorno dopo la chiusura delle urne elettorali tedesche – un portavoce del gruppo spiegando che il piano di licenziamenti rientra nel programma di ristrutturazione da 6 miliardi di euro mirante a ridurre le spese e a rendere i prodotti del marchio più competitivi. Secondo la multinazionale sarebbe già stato raggiunto un accordo di massima con i sindacati su almeno metà degli ‘esuberi’ e non ci dovrebbero essere particolari conflitti sul resto dei licenziamenti. “In questo modo rispettiamo i nostri impegni. Prima discutiamo con i dipendenti, poi comunichiamo pubblicamente” si è vantato il portavoce della Siemens con la stampa.
In Germania saranno ben duemila i posti di lavoro tagliati soltanto nei comparti industriali ed altri 1.400 nei settori ‘energia’ e ‘infrastrutture’.
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