E’ arrivata oggi la conferma della scelta di Ankara di rivolgersi a una società cinese per la forniture alla Turchia di missili a lungo raggio, una scelta che ha visibilmente irritato Nato e Usa. E’ quanto riferisce l’agenzia Tmnews riprendendo la notizia dalla Ria/Novosti russa. E’ stato lo stesso premier Erdogan a confermare la notizia e ha aggiunto che la decisione finale verrà annunciata presto.”Per il momento la Cina offre le condizioni migliori” ha detto Recep Tayyip Erdogan alla stampa, precisando che la società cinese ha accettato di produrre i missili congiuntamente con la Turchia, condizio sine qua non per Ankara. Erdogan ha spiegato che le autorità turche e cinesi stanno negoziando per firmare un eventuale contratto sulla fornitura, stimata in tre miliardi di dollari. Il premier ha precisato poi che la “decisione finale” verrà presa, in data ancora da definire, da una commissione formata dal lui stesso, dal capo di Stato maggiore e dal ministro della Difesa. A settembre Ankara aveva annunciato l’apertura di un negoziato con la China Precision Machinery Import-Export Corporation (CPMIEC), che fabbrica il missile Hongqui (o HQ-9 SAM). La Turchia aveva lanciato nel 2009 la gara per la fornitura di 12 batterie e l’offerta cinese, a quanto pare, si è rivelata più conveniente di quella dei partner tradizionali in ambito Nato.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa