L’Afp riferisce che é salito a tre morti e a 265 arresti il bilancio degli scontri scoppiati in diverse città dell’Egitto, oggi, dopo che il regime egiziano ha intensificato la repressione contro i Fratelli Musulmani, il movimento politico-religioso a cui appartiene anche l’ex presidente Mohamed Morsi deposto con il colpo di stato militare di agosto.
Proteste e scontri sono stati registrati all’Università Al-Azahar al Cairo e a Ismailiya, città sul Canale di Suez, con le forze speciali della polizia che hanno sparato gas lacrimogeni per tentare di fermare le sassaiole dei dimostranti che sostengono i Fratelli Musulmani. Il regime ha dichiarato ufficialmente il movimento “gruppo terroristico”. “Le azioni dei Fratelli Musulmani hanno causato la morte di tre civili che si sono scontrati con i residenti”, ha accusato il ministero dell’Interno egiziano, senza però aggiungere dettagli. Il precedente bilancio era di un morto, un manifestante, nella città di Samalut, nella provincia di Minya a sud del Cairo, e 148 arresti.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa