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Libano. Esplosione vicino a sede di Hezbollah a Beirut. Cinque morti

Sarebbe di almeno cinque morti e venti feriti il bilancio provvisorio dell’attentato avvenuto alla periferia sud di Beirut, nella zona di Harek Hreik, questo pomeriggio. 

L’esplosione, probabilmente di un’autobomba, ha colpito il centro del cosiddetto “quadrato di sicurezza” di Hezbollah, vicino alla vecchia sede della tv del movimento sciita libanese, al Manar. Quando c’è stata l’esplosione la strada era affollata di gente. Centinaia di persone si sono riversate nel luogo dell’attentato, assistendo il personale della Croce rossa libanese che soccorreva e caricava i feriti nelle ambulanze. Ma la tv del movimento sciita e anche dei miliziani di Hezbollah intervenuti nell’area dell’esplosione hanno invitato la popolazione ad allontanarsi dalla zona temendo un secondo attentato.

L’esplosione è l’ennesimo attacco al movimento di resistenza sciita da parte di gruppi sunniti strettamente legati all’opposizione siriana. L’attentato di oggi potrebbe essere direttamente collegato all’arresto del leader delle Brigate Abdul Azzam Majid al-Majid, responsabile dell’attentato dello scorso 19 novembre contro l’Ambasciata iraniana a Beirut, sempre nel quartiere di Dahyeh, che aveva causato decine di morti, eseguito nella giornata di ieri dall’esercito libanese.

Le autorità libanesi hanno convocato una riunione di emergenza del Comitato nazionale per la gestione delle catastrofi, in un contesto di crescente tensione tra le due principali comunità del paese del Cedro, quella sunnita e quella sciita.

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