La delegazione italiana entrata ieri a Gaza ha proseguito le sue attività nella Striscia, in barba ai bombardamenti israeliani della notte scorsa. Stamattina (3 gennaio) i delegati si sono recati all’ospedale Al Awda per consegnare gli aiuti che sono stati raccolti in decine di iniziative organizzate in molte città italiane per tutto il 2013. Ricordiamo che l’ospedale Al Awda era stato gravemente danneggiato nel corso dell’aggressione israeliana del 2008-2009. La delegazione italiana, dopo aver consegnato all’ospedale Al Awda gli aiuti portati dall’Italia (vedi foto) ha proseguito le sue attività con la visita al campo profughi di Jabalya, a circa tre chilometri dalla cittadina omonima, nel nord della Striscia di Gaza. L’obiettivo principale della delegazione è infatti quello di riportare l’attenzione sul diritto al ritorno dei profughi palestinesi,come punto irremovibile e centrale per il futuro del popolo palestinese.
I profughi palestinesi vivono in poverissimi campi anche nella stessa Palestina, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, oltre che in Libano, Giordania, Siria, Iraq e in altri paesi. I delegati inoltre hanno potuto constatare i danni prodotti dall’alluvione che ha colpito Gaza a dicembre, aggravando una situazione già terribile e disastrosa a causa dell’embargo israeliano.
Alcune foto fatteci pervenire della delegazione a Gaza
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Rita Maria
Grazie dalla delegazione!