E’ una strage quella avvenuta tra questa notte e questa mattina all’aeroporto internazionale di Karachi. Il primo bilancio sarebbe di almeno 28 morti (23 secondo altre fonti, i dieci membri del commando e 13 tra militari e personale civile dello scalo). Un commando di una decina di persone armate è riuscito a penetrare stanotte in un terminal dello scalo – il Fokker Gate – in una zona prossima all’ accesso riservato all’accoglienza dei vip, Il commando era riuscito ad entrare fornendo documenti d’identità falsi e si è fatto strada lanciando bombe a mano e sparando. Hanno poi ingaggiato una sparatoria con le forze di sicurezza dell’aereoporto, uccidendo tre agenti e due civili, ma quattro membri del commando sarebbero morti a loro volta, mentre altri sarebbero riusciti a salire su un aereo. Dopo due ore dall’assalto, si sono udite due forti esplosioni, mentre colonne di fuoco si levavano improvvise. Questa mattina, l’Esercito pakistano aveva annunciato che la situazione era sotto controllo, ma all’alba sconosciuti hanno aperto nuovamente il fuoco nell’aeroporto. Verso le dieci, dopo oltre sei ore di combattimenti tra i membri del commando e l’Esercito, un portavoce delle forze paramilitari pachistane ha detto che l’attacco è terminato e che tutti i membri del commando sono stati uccisi. Un portavoce del Jinnah Hospital di Karachi, il dottor Seemi Jamali, ha detto che oltre ai morti, almeno 16 persone sono rimaste gravemente ferite. L’attacco è stato rivendicato da una organizzazione islamica pachistana ritenuta vicina ai talebani che già nel 2011 avevano attaccato una base aerea della marina nel centro di Karachi. Nel dicembre 2012, militanti talebani avevano colpito l’aeroporto di Peshawar, la principale città nel nord-ovest del Pakistan, uccidendo sette persone.
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