Menu

Egitto, legge anti-manifestazioni. Retata di attivisti

La contestatissime legge anti-manifestazioni varata dal regime militare egiziano continua a giustificare arresti di oppositori politici in Egitto, e stavolta ha mandato in carcere due note attiviste per la difesa dei diritti civili. Fonti giudiziarie hanno riferito che per 23 militanti é stata decisa oggi la custodia cautelare per quattro giorni, su ordine della procura del Cairo, per aver partecipato, sabato scorso, ad una manifestazione non-autorizzata davanti ad un palazzo presidenziale nella capitale egiziana.

La protesta era stata indetta proprio contro la legge che limita il diritto di manifestazione e a favore della scarcerazione di militanti finiti in carcere a causa della normativa liberticida. Fra gli arrestati vi sono nove attiviste per i diritti delle donne, aveva segnalato ieri il comunicato di una Ong: fra loro c’é anche Mona Seif, sorella di Alaa Seif Abd El-Fattah, uno dei più importanti attivisti e blogger egiziani, condannato in primo grado all’incredibile pena di 15 anni di reclusione proprio per aver partecipato a una protesta contro la legge.
Al primo posto nell’elenco delle femministe arrestate il comunicato del gruppo “Nazra” pone però Yara Sallam, nota attivista per i diritti umani premiata con l’African Shield Human Rights Defenders nel 2013.
La “Protest law” del 24 novembre dell’anno scorso era stata varata quattro mesi dopo la destituzione da parte dei militari guidati dal generale Al Sisi del presidente Mohamed Morsi, esponente dei Fratelli Musulmani. Anche secondo media egiziani vicini al governo, la normativa é stata usata per reprimere il movimento pro-Morsi, ma pure gruppi di opposizione laici e di sinistra. 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *