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America Latina. Messico ‘maglia nera’ in tema di salario minimo

Il Messico, che pure è la seconda potenza economica dell’America Latina dopo il Brasile, è l’unico paese della regione in cui il salario minimo è inferiore di due terzi alla soglia di povertà.
“La perdita di circa il 70% del potere d’acquisto reale del salario minimo e la sua successiva situazione di stallo è stato un processo lungo, fin dal 1980. Quelli che ricevono due salari minimi percepiscono una remunerazione solo minimamente superiore alla soglia di povertà” ha dichiarato durante un forum dedicato all’economia regionale a Città del Messico Alicia Bárcena, segretaria esecutiva della Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal).
All’opposto, il salario minimo in Costa Rica è pari a tre volte (per l’esattezza 3,18 volte) la soglia di povertà.
Secondo la Cepal, studi condotti in Argentina, Brasile, Cile e Uruguay indicano che il miglioramento del salario minimo si è tradotto in un calo del divario sociale tra ricchi e poveri in un contesto di crescita e regolarizzazione del mercato del lavoro.
In Messico, documenta invece la Cepal, circa il 14% degli occupati riceve un salario inferiore addirittura al salario minimo, mentre due lavoratori su cinque percepiscono, al massimo, l’equivalente di due salari minimi.

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