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Ucraina. Ancora arresti di dirigenti comunisti

Se nel Donbass continua la guerra civile scatenata da Kiev, nel resto dell’Ucraina proseguono le persecuzioni contro i comunisti. Riceviamo e traduciamo il comunicato del Comitato Regionale di Dnepropetrovsk del PC d’Ucraina sull’arresto di 3 dirigenti dell’organizzazione.

No alla repressione!

L’attuale governo continua la repressione contro le forze politiche d’opposizione. Il 1 settembre, nella cittadina di Dneprodzerzhinsk, alcuni sconosciuti senza segni di riconoscimento o distintivi (ma presentandosi come membri dell’ufficio del procuratore, poi abbiamo scoperto essere membri del Servizio di Sicurezza d’Ucraina) hanno perquisito le abitazioni e arrestato i seguenti dirigenti locali del PCU:

– il primo segretario dell’organizzazione cittadina del PCU e consigliere comunale Sergej Tkachenko

– il segretario del comitato provinciale di Baglejsk (regione di Dnepropetrovsk), consigliere regionale e capo dell’organizzazione “Antifascista” Denis Timofeev

– il primo segretario del comitato provinciale di Zavodskij del PCU e consigliere provinciale Roman Suchkov

Al momento, non sappiamo i motivi dell’arresto e non conosciamo il luogo di detenzione. L’inquirente del Servizio di Sicurezza afferma che l’arresto è partito su richiesta della sede provinciale di Babushkinskij del tribunale di Dnepropetrovsk, ma non è in grado di fornire il numero del procedimento e questo ci fa credere che tale procedimento non esiste.
Il comitato regionale del PCU condanna queste azioni delle autorità, le quali non sono altro che una vendetta verso gli avversari politici, un tentativo di mettere il bavaglio a coloro che dicono la verità al popolo.
I comunisti di Dnepropetrovsk hanno sempre operato entro le leggi ucraine, per l’integrità del paese e per il suo sviluppo in senso socialista.
Non abbandoneremo i nostri compagni e faremo tutto il possibile per la loro liberazione.

No alla repressione!


Fonte:
Con l’Ucraina antifascista

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3 Commenti


  • Ed

    Il fatto che dichiarino di “aver sempre agito secondo le leggi ucraine, per l’integrità del paese e per un suo sviluppo in senso socialista” ti fa capire che tipo di “comunisti” siano.
    Dispiace comunque, ovviamente.


  • marco

    vabbhè scusa che dovrebbero dire?
    si stiamo in contatto con i compagni del donabass?
    si siamo una delle spine dorsali organizzative e politiche delle rep popolari?
    si ci piacerebbe estendere la rivolta in tutto il paese per riportare al potere i soviet come a Donetsk e Lugansk?
    così visti i soggetti al potere a Kiev, la prossima volta non si disturberanno nemmeno a prelevarli ma li fucileranno sul posto.
    suvvia compagno, anche io sono per la rivoluzione ma cavolo un po’ di real politik aiuta ad arrivarci vivi.
    come diceva il grande timoniere :
    chi va in due contro tre è un eroe.
    chi va in due contro dieci è uno stupido.


  • Ed

    I soviet a Lugansk e Donetsk, dici? Suvvia, compagno, torna alla realtà. Se così fosse il “compagno” Putin le farebbe bombardare immediatamante. Col consenso della NATO, ovviamente. Perché si sa, non c’è niente che metta istantaneamente d’accordo le borghesie imperialiste di tutto il mondo come il proletariato che alza la testa (per davvero).

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