La Bulgaria ha un problema: le sue forze armate hanno mezzi disastrosamente vecchi e sono troppo dipendenti dalle forniture dalla Russia, nei confronti della quale l’Unione europea ha in atto un embargo. E contro la quale la Nato ha messo in atto una gigantesca operazione di accerchiamento militare con lo schieramento di migliaia di soldati, mezzi e basi in tutta l’Europa Orientale e Settentrionale.
E così ieri il Il Ministero della Difesa di Sofia ha comunicato che, nonostante la pesante crisi economica in cui versa il Paese, si troveranno i soldi necessari per effettuare un upgrade militare importante, uno svecchiamento dell’arsenale del paese. Dove comprare le armi? Non più da Mosca, ovvio. Sul piatto c’è l’idea di rivolgersi a Italia, Grecia e Portogallo per acquistare caccia di seconda mano.
Si parla di qualcosa come 616 milioni di euro, da sottrarre naturalmente alla sanità, all’istruzione, allo stato sociale già disastrato…
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