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Sudafrica. Class action contro multinazionali dell’oro

È la class action più grande della storia sudafricana: ben 25.000 minatori, provenienti dal Sudafrica o dai paesi vicini dipendenti o ex dipendenti di 30 diverse compagnie del settore aurifero, chiedono nell’azione legale un enorme risarcimento danni per aver contratto malattie polmonari legate al lavoro nelle miniere.

Da oltre cento anni in Sudafrica sono in vigore leggi che impongono – inutilmente – ai datori di lavoro di non esporre i dipendenti a quantità eccessive di polveri, risultato dell’attività di estrazione. Ma solo tre anni fa l’avvocato Richard Spoor è riuscito a ottenere la prima condanna per negligenza per mancato rispetto di queste norme: da qui ha preso il via la class action, tuttora nella fase istruttoria visto l’enorme numero di elementi e testimonianze da raccogliere. La prima udienza è prevista per il mese di ottobre del 2015.

Il centro dell’azione legale è in particolare la circostanza che molti minatori, dopo decenni di lavoro nelle gallerie, abbiano contratto la silicosi, malattia polmonare incurabile e invalidante, che impedisce di respirare correttamente e – di conseguenza – di compiere sforzi, oltre a rendere più vulnerabili alla tubercolosi. Una malattia che in molti casi conduce alla morte.

Per anni, prima e durante il regime dell’apartheid, il governo sudafricano ha sostenuto che grazie alla normativa in vigore i casi di silicosi nelle miniere d’oro, in particolare nella regione del Rand, erano i più bassi al mondo (le statistiche ufficiali indicavano valori inferiori all’1%). Ma le inchieste indipendenti condotte dal ricercatore australiano Jock McCulloch hanno in realtà dimostrato come questi numeri fossero stati deliberatamente falsificati dalle autorità e vi sia stata, invece, una sostanziale continuità con i tassi di infezione degli anni Venti (che al momento del picco erano di oltre il 40%).

Al momento le compagnie minerarie contestano la base dell’azione legale, sostenendo che non è del tutto provato che l’attività mineraria sia la causa dell’aumento dei casi di silicosi. 

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