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Tunisia: Fronte Popolare vuole commissione d’inchiesta su omicidi di Belaid e Brahmi

Mohamed Jmour, dirigente del Fronte Popolare tunisino – coalizione di forze comuniste e di sinistra – ha chiesto ufficialmente la costituzione di una commissione d’inchiesta sull’assassinio dei due deputati Chokri Belaïd e Mohamed Brahmi.
Secondo Jmour la commissione dovrebbe vedere la presenza di deputati delle diverse forze politiche ma anche attivisti per i diritti umani e magistrati. A parere dell’uomo politico, infatti, le indagini sugli omicidi dei due dirigenti della sinistra hanno finora proceduto troppo a rilento, mentre il presidente della repubblica Béji Caïd Essebsi e il capo del governo Habib Essid starebbero già ampiamente “rinnegando le loro promesse” in materia.
Le autorità, è stata la conclusione, potrebbero far avanzare l’inchiesta rivelando quelle che ha Jmour ha definito “verità nascoste al ministero degli Interni”. Va notato, tuttavia, che di recente un gruppo di matrice fondamentalista islamica ha rivendicato gli omicidi di Belaïd e Brahmi, assassinati rispettivamente il 6 febbraio e il 25 luglio 2013. Due anni fa i due omicidi scatenarono una grande mobilitazione popolare che contribuì a stoppare l’ascesa del partito islamico Ennahda, all’epoca al governo con altre forze liberali centriste, accusata di aver coperto o quantomeno tollerato il clima di violenza e persecuzione nei confronti delle forze progressiste.

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