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Usa. Polizia ammanetta un bambino di 5 anni

Un bambino di 5 anni è stato ammanettato dalla polizia dello Stato di New York, chiamata da una scuola primaria di Philadelphia, un piccolo paese nella contea di Jefferson, vicino al confine con il Canada (da non confondere con la più famosa città della Pennsylvania). L’episodio, raccontato dal quotidiano britannico Guardian, è avvenuto la scorsa settimana.
La polizia è stata chiamata dalla dirigenza scolastica perché il bambino, Connor Ruiz, “disturbava” ed era “incontrollabile”. Così gli agenti, appena arrivati, lo hanno ammanettato e, una volta fatto salire a bordo della loro auto, gli hanno anche bloccato le gambe; poi, lo hanno portato in un centro medico per un controllo.
La madre del bambino, Chelsea Ruiz, ha dichiarato al quotidiano locale Watertown Daily News di essere “scioccata e arrabbiata”. “Un agente mi ha detto che hanno dovuto mettergli le manette ai polsi e alle caviglie per la loro sicurezza. Io gli ho risposto che è ridicolo: come può qualcuno avere paura per la propria sicurezza davanti a un piccolo bambino di cinque anni?”.
Un portavoce della polizia, Jack Keller, ha giustificato l’operato degli agenti perché il bambino era “combattivo e incontrollabile”: “urlava, scalciava, dava pugni e morsi”. “La nostra preoccupazione era per lui, per lo staff scolastico e per gli altri studenti” ha detto Keller. Non è comunque il primo caso negli Stati Uniti: il Guardian ricorda quello di un bambino di quattro anni, avvenuto lo scorso dicembre, e di una bambina di nove anni, nel 2013, entrambi ammanettati.

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