L’astrofisico palestinese Imad Barghouti rimarrà in carcere nonostante una corte militare ne abbia decretato la scarcerazione. Lo dice l’agenzia palestinese Maan secondo cui l’esercito israeliano ha infatti presentato “nuove prove” che accusano Barghouti di “istigazione” attraverso Facebook.
Jawad Boulus, un avvocato della Società dei Prigionieri Palestinesi (Pps), citato dalla Maan, ha definito “assurda” la decisione delle autorità israeliane. L’arresto di Barghouti, circa due mesi fa, tramite detenzione amministrativa – senza accuse e senza processo – aveva fatto scattare la reazione della comunità accademica locale e internazionale che ne ha richiesto la liberazione con una petizione indirizzata alla corte israeliana. Già l’anno scorso lo scienziato, considerato vicino a Hamas, fu arrestato dagli israeliani al valico di Allenby con la Giordania mentre si recava negli Emirati Arabi Uniti e fu messo per un certo periodo in detenzione amministrativa.
L’astrofisico, 53 anni, che insegna fisica teorica all’università al-Quds di Gerusalemme, ha in passato lavorato per la Nasa ed è autore di una teoria (Barghouti Formula) che spiega come gli ioni di ossigeno si propaghino dalla crosta terrestre nello spazio.
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