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Bosnia: serbi denunciano destabilizzazione

Un deterioramento della situazione interetnica in Bosnia-Erzegovina ai danni della popolazione serba è stato denunciato da Milorad Dodik e Mladen Ivanic, rispettivamente presidente della Republika Srpska (Rs, entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina) e membro serbo della presidenza tripartita bosniaca.

Dodik e Ivanic hanno avuto a Belgrado colloqui separati con la dirigenza serba – il presidente Tomislav Nikolic e il premier Aleksandar Vucic – esprimendo forti preoccupazioni per il peggioramento della situazione politica generale e delle relazioni interetniche in Bosnia. Sulla base degli accordi di Dayton (Usa) che nel novembre 1995 posero fine alla guerra civile innescata dalle ingerenze e dalle pressioni di Usa e Germania, la Bosnia-Erzegovina si compone di tre ‘popoli’ identificati su base etnico-religiosa (bosniaci musulmani, serbi ortodossi e croati cattolici) e di due entità – la Republika Srpska e la Federazione croato-musulmana (Fbih), ognuna con propri organi di governo e legate da strutture federalizzate.

“Mai come ora l’entità serba – ha detto Dodik al premier Vucic – è stata in pericolo di scomparire”. Per questo, ha aggiunto, si aspetta un chiaro e inequivocabile appoggio da parte di Belgrado. Per Dodik, in Bosnia-Erzegovina e in altri Paesi sarebbe in corso “una campagna organizzata contro la Rs e il popolo serbo”. Ciò, a suo avviso, sarebbe anche legato al fatto che l’Europa, per interessi di vario tipo, sta facendo accordi con la Turchia. Per Dodik ciò è motivo di grande preoccupazione poiché Ankara da anni è impegnata in problematiche interne in Bosnia, ed esclusivamente a sostegno della componente bosniaca musulmana.

Nel colloquio con Ivanic – che si è detto anch’egli preoccupato per un peggioramento della situazione interetnica in Bosnia – il premier Vucic ha sottolineato che “la Serbia intende mantenere buone e strette relazioni con la Bosnia-Erzegovina, ma non lascerà mai soli i serbi di Bosnia”. Il presidente Nikolic da parte sua ha osservato come la Serbia sia impegnata al massimo per mantenere pace e stabilità nella regione, anche se non sempre in questo ha il sostegno dei Paesi vicini.

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