Il governo della Svezia ha annunciato nei giorni scorsi il ripristino del servizio militare obbligatorio a partire dal 2018, otto anni dopo la sua soppressione nel paese scandinavo. Ad essere chiamati alle armi saranno tutti i giovani nati dopo il 1999. Secondo le stime ufficiali, circa 4.000 giovani svedesi di entrambi i sessi dovrebbero essere chiamati ogni anno alle armi.
La decisione dovrà essere approvata in Parlamento ma il via libera dell'Assemblea è scontato: l'annuncio è infatti giunto al termine di un accordo tra il governo di centro-sinistra e l'opposizione di centro-destra. La soppressione del servizio militare obbligatorio, nel 2010, ha creato non pochi problemi al processo di reclutamento nelle forze armate svedesi, in un momento in cui il Paese ha tentato di rafforzare le proprie capacità difensive. "Spero che riusciremo a trovare un percorso per un metodo di reclutamento più stabile, robusto e funzionale", ha detto in conferenza stampa il ministro della Difesa, Peter Hultqvist.
Gli Stati Uniti spingono per un ingresso nell'Alleanza Atlantica del paese che tradizionalmente, insieme alla Finlandia, ha mantenuto una posizione neutrale nei confronti della Unione Sovietica prima e della Russia poi, ma che ora si sente minacciato da Mosca. La Svezia non è membro della Nato ma ha sottoscritto il Partenariato per la pace, programma lanciato nel 1994 per sviluppare la cooperazione militare tra l'Alleanza atlantica e i Paesi non membri.
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