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Inaugurata la ferrovia “cinese” Etiopia-Gibuti

Entra oggi in servizio la nuova ferrovia elettrica Etiopia-Gibuti, che unisce Addis Abeba al porto di Gibuti, realizzata da compagnie cinesi. Si tratta di un ulteriore passo di Pechino nel Continente africano, dove si sta affermando come grande investitore.

E' la prima ferrovia elettrica dell'Africa, che corre in parallelo all'antico tracciato costruito dalle potenze coloniali europee, tra le quali l'Italia, più di 100 anni fa.

A realizzare la ferrovia, lunga oltre 750 km, sono state la China Railway Group e la China Civil Engineering Construction Corporation, filiale della China Railway Construction Corp. (Crcc).

"Dopo diversi cicli di negoziati, il governo etiope ha realizzato che gli standard cinesi non sono inferiori a quelli occidentali e, soprattutto, sono pi adatti al paese", ha commentato il capo di Crcc Meng Fengchao al Quotidiano del Popolo. "Noi – ha continuato – vediamo la ferrovia Etiopia-Gibuti non solo come un progetto di connessione regionale. E' anche un progetto per migliorare le vite dei ocali e rafforzare l'amicizia Cina-Africa".

La ferrovia dovrebbe tagliare i tempi di percorrenza tra Addis Abeba e Gibuti da 7 giorni a sole 10 ore. Il progetto ha un valore strategico per l’Etiopia: il Paese, privo di sbocchi al mare, sta infatti cercando di attirare investimenti stranieri puntando sul basso costo della manodopera locale e regimi fiscali di vantaggio.

Per realizzare la ferrovia che arriva fin sulle sponde del Mar Rosso hanno lavorato 20mila lavoratori locali in Etiopia e 5mila in Gibuti. L'investimento sarebbe stato pari a circa 4 miliardi di dollari.

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