Ieri sono apparse sui muri dell’ingresso del Consolato italiano a Tolosa alcune scritte e manifesti che rivendicavano la liberazione immediata di Nadia Lioce, militante delle Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente (BR-PCC), arrestata nel 2003 e condannata a tre ergastoli. L’azione si iscrive nel quadro della settimana di mobilitazione internazionale per tutti/e i/le prigionieri/e rivoluzionari/e.
Attualmente reclusa nella casa circondariale di massima sicurezza Le Costarelle di Preturo a L’Aquila, dal 2005 Nadia è sottoposta al regime di 41-bis, contro il quale ha lottato e continua a duramente, denunciandone l’orrore e le condizioni disumanizzanti.
Qui di seguito il documento che Nadia Lioce ha presentato al Tribunale Penale de L’Aquila in occasione del processo che la vede imputata proprio per avere protestato in carcere contro il 41-bis.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa